Le decisioni che prendiamo, per quanto piccole e apparentemente insignificanti, contribuiscono a plasmare il futuro del Pianeta. La cucina, da sempre fulcro delle relazioni sociali, diventa in questo senso cartina di tornasole del cambiamento in corso: ciò che decidiamo di acquistare, il modo in cui cuciniamo, i materiali che scegliamo – in un mondo ancora troppo incline alla produzione in serie, al fast furniture che genera spreco di risorse – provocano un impatto le cui conseguenze si riflettono su un ecosistema sempre più fragile e interdipendente. Più di altri ambienti della casa, la cucina è lo specchio di questa trasformazione epocale: un luogo senza più pareti – fisiche e metafisiche – destinato ad accogliere nuovi rituali domestici. Cucinare insieme, condividendo tempo e saperi con chi amiamo, nutrendo corpo e spirito con cibi e materie prime buone per noi e per il Pianeta, è diventato il nuovo imperativo morale. Di pari passo, una nuova generazione di consumatori, più attenti e consapevoli, sta alzando l’asticella del design premiando le aziende impegnate in percorsi virtuosi che rimettono al centro l’uomo e i suoi valori. Quali cucine abiteremo in futuro? In che modo il buon design si fa interprete dei nostri nuovi bisogni? In un mondo costantemente ripiegato sul presente, sappiamo ancora immaginare progetti capaci di durare nel tempo? Proveremo a rispondere a queste domande insieme a Simone Spalvieri e Valentina Del Ciotto, designer di lungo corso, impegnati da anni in un percorso di progettazione consapevole.

11:00-12:00: CONVENGO DI APERTURA

12:00-13:00: SALUTI ISTITUZIONALI

13:00-13:30: TAGLIO DEL NASTRO


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